Prime Riunioni di Sezione nelle scuole dell'Infanzia e nel Nidi

19 Settembre 2022

Riunioni di sezione


Nell’articolo di oggi vogliamo fornire agli educatori idee e suggerimenti per rendere le riunioni di sezione più produttive. 


Le prime riunioni di sezione sono infatti, al di là dell’ordine di scuola (nido o infanzia), un tema molto importante e sentito, perchè di fatto costituiscono il primo momento di incontro fra personale educativo e genitori nel quale scambiarsi impressioni, domande, ed iniziare ad instaurare un rapporto che durerà alcuni anni. Abbiamo in un precedente articolo discusso di quanta importanza rivesta il patto educativo tra insegnanti e genitori.


Ecco alcuni consigli che ci sentiamo di condividere con gli insegnanti e che derivano da una lunga esperienza di supervisore in nidi e scuole dell'infanzia.


  • Disponete le sedie in cerchio:

evitare le file di sedie ha più obiettivi e vantaggi; intanto, consente il contatto oculare di tutti i partecipanti, e favorisce l’attenzione e la partecipazione di tutti, mentre chi si trova nelle ultime file potrebbe non sentire bene o distrarsi; in secondo luogo, riporta metaforicamente ad un’idea di alleanza, di tavola rotonda nella quale ogni partecipante ha un ruolo paritario ed ugualmente importante, evita l’impressione di una lezione frontale nella quale i genitori sono fruitori passivi di informazioni;


  • Raccontate da subito come si svolgerà la riunione, quanto durerà e quali saranno i passaggi: 

dimostrate che non state improvvisando ma che avete uno schema, è garanzia di professionalità;


  • Prevedete un tempo per le domande:

le domande potrebbero essere raccolte in un contenitore nel quale inserire bigliettini anonimi; l’anonimato favorisce l’esposizione di domande anche ‘scomode’, relative a questioni delicate, che è meglio snodare subito per evitare che eventuali non detti procurino problemi nel prosieguo del percorso;


  • Non date nulla per scontato:

per chi lavora all’interno di una struttura educativa, il funzionamento della giornata, le routines, sono cose ben note; ma spesso i genitori non conoscono lo svolgimento della giornata, non ne sanno i passaggi, e questo alimenta in loro la fantasia di un luogo ‘inaccissibile’ nel quale non hanno controllo di ciò che accade al loro bambino;


  •  Se durante la riunione avete previsto l'uso di una presentazione non utilizzate slides con elenchi puntati poichè l’attenzione su un elenco puntato è estremamente bassa:

se ci sono informazioni importanti da trasferire è preferibile fornire lo stesso elenco in mano, in un foglio di carta stampato;

utilizzate slides con immagini-stimolo poichè un’ immagine cattura l’attenzione, viene memorizzata più facilmente, e può servire da punto di partenza per fare domande o proporre riflessioni;


  • Siate pratici, ma non troppo:

la prima riunione di sezione è un momento prezioso in quanto spesso sono presenti quasi tutti i genitori, è un’occasione per trasmettere concetti organizzativi ma anche per confrontarsi sull’idea di bambino ed iniziare ad instaurare l’alleanza educativa;


  • Se possibile, organizzate un gioco:

giocare mette in campo i genitori in prima persona e trasmette l’idea di un luogo nel quale l’apprendimento viene sempre veicolato sotto forma ludica; ridere e divertirsi favorisce la memorizzazione dei concetti ed è fondamentale per la creazione di quel rapporto umano che è la base dell’alleanza educativa;


  • Non siate giudicanti:

educare è il contrario di giudicare; ogni famiglia ha le sue difficoltà e le sue caratteristiche peculiari: essere professioniste della cura non significa imporre il giusto e lo sbagliato ma condividere obiettivi di sviluppo realistici, tarati sul singolo bambino e sulla singola famiglia (ciò che è un obiettivo da raggiungere per alcuni, potrebbe essere qualcosa di già consolidato per altri), e strategie per realizzarli;


  • Siate professionali:

un’educatrice o un’insegnante non è solo ‘una persona carina’ che bada ai bambini, ma una professionista con un background formativo solido; adottate atteggiamenti amichevoli ma non troppo confidenziali, se c’è la possibilità fate riferimento a semplici costrutti teorici (un concetto chiave da condividere con i genitori: la zona di sviluppo prossimale di Vygotskij se vi viene chiesto di esprimervi rispetto a pratiche educative non basatevi sul “secondo me” ma rispondete con cognizione di causa, facendo riferimento alla vostra esperienza ma anche a costrutti teorici o scientifici evidenti (neuroscienze e teoria dell’attaccamento in primis);


  • Concludete la riunione con un riepilogo delle cose fatte e, se possibile, con qualcosa da portare a casa: poter avere un oggetto, un bigliettino, un decalogo o qualsiasi cosa da portare a casa alimenta la sensazione piacevole di un luogo nel quale accadono cose belle e dal quale ci si congeda ‘portando con sè qualcosa’.


Silvia Spinelli - Psicoterapeuta e formatrice