Nasce a Torino il Patto Digitale per le Famiglie

21 Novembre 2023


Nasce a Torino il Patto Digitale per le famiglie: un'occasione anche per te


Come genitori ci troviamo ogni giorno a prendere decisioni che riguardano il bene e il benessere dei nostri figli: decisioni semplici o più complesse. Decisioni che riguardano periodi brevi e ambiti definiti e decisioni invece che riguardano il nostro stile educativo e richiedono di andare più in profondità, soffermandosi sul perché fare una scelta piuttosto che un’altra.


Negli ultimi decenni, il processo di digitalizzazione ha aumentato la complessità del compito educativo dei genitori: l’accessibilità e l’invasività degli schermi sembra inarrestabile e questo influisce e modifica la nostra vita quotidiana sempre più velocemente. La nostra vita come quella dei nostri figli.




La nuove tecnologie e il quotidiano

Le nuove tecnologie hanno semplificato moltissimo il nostro quotidiano, così come ci hanno rese immediate e semplici molte azioni. Sotto altri aspetti però la gestione degli schermi e di tutti gli strumenti digitali può risultare complessa e nascondere diversi rischi.


Molti genitori si sentono in difficoltà nel porre limiti efficaci all'uso dei diversi strumenti e nel gestire le richieste insistenti dei figli che si confrontano ogni giorno con gli amici e si stimolano a vicenda, finendo per chiedere con sempre maggiore anticipo l'accesso a dispositivi, contenuti online, videogame e applicazioni.



È inevitabile iniziare a porsi alcune domande non appena i figli iniziano a crescere, se non già quando sono appena nati.


Occorre informarsi, orientarsi, farsi una propria idea, stabilire delle regole, andare per tentativi e fare delle scelte.


Ma da soli è davvero una sfida che fa mancare il fiato.


Nasce il comitato Genitori


A quale età consegnare uno smartphone ad uso personale? Come gestire gli schermi in famiglia? Quali App e quali videogiochi favorire? Per quanto tempo? Cosa evitare e cosa invece favorire?


Queste sono solo alcune delle numerose domande che spesso affollano la mente dei genitori, senza trovare risposte chiare, motivate e definite.


Con addosso queste e altre domande e dopo aver partecipato a un incontro sul tema del digitale a cura di Stefania Garassini, giornalista a docente Universitaria, una ventina di genitori con figli in diverse scuole di Torino e provincia si sono ritrovati insieme per aprire un dialogo alla ricerca di un approccio consapevole, concreto e propositivo.


Nasce così questo primo Comitato genitori: ci si ritrova insieme con lo scopo di aiutarsi e educarsi in questo ambito. Tante idee si uniscono a professionalità diverse con in comune una forte sensibilità verso il tema del digitale.


Da qui nasce il Progetto dei Patti Digitali di Torino, un progetto che vuole essere un aiuto concreto e reale alle famiglie, a partire dal modello dei Patti Digitali che si sta sviluppando in diverse realtà in Italia.


Insieme si può fare


“Ci sembra che la soluzione più efficace sia accordarsi fra famiglie per definire alcune regole comuni e dare un messaggio coerente e chiaro ai nostri bambini e ragazzi. Ogni famiglia potrà poi farsi portatrice e propositrice di questo patto nei diversi ambiti dove i minori passano il loro tempo oltre che in famiglia: in primis nelle scuole e poi pensiamo anche agli oratori, alle associazioni sportive e ludiche” ci racconta Sabrina, che a maggio di quest’anno si è fatta propositrice di un incontro di formazione con i genitori della scuola primaria D’Azeglio a Torino.


 “Mi sono mossa a partire da un mio bisogno di maggior chiarezza in questo ambito, ne ho avuto indietro un riscontro molto positivo da tantissimi genitori che dopo l’incontro mi hanno chiesto di intraprendere insieme questo percorso.


Il dialogo con la Prof.ssa Stefania Garassini è stato il punto d’inizio di un grande interesse e ha fatto emergere un bisogno enorme di confronto in questo ambito così delicato”, aggiunge.


A maggio Stefania Garassini si è trovata come relatrice a Torino anche in altro incontro, questa volta a Casa S. Giulia all’interno della Rassegna del “Maggio in Oratorio”. “Dopo l’incontro numerosi genitori ci hanno scritto e contattato per chiederci di organizzare altro, di muoverci insieme, di parlarne. È come se si fosse reso chiaro che insieme si poteva costruire qualcosa per il bene dei nostri figli”, aggiunge Elisabetta, promotrice insieme a Sabrina del Patto Digitale di Comunità di Torino.


I punti nodali di un Patto


Ma quali sono i contenuti di questo Patto?


Un patto risponde solitamente a quattro questioni sulle quali il gruppo decide insieme.


Successivamente, la sottoscrizione viene proposta a tutte le famiglie che desiderano sperimentarli insieme al gruppo proponente.

I quattro punti nodali di un patto sono i seguenti:


1. Decidere insieme il momento in cui i bambini fanno esperienza di specifiche pratiche digitali, quali contenuti sono adatti per la loro età e quali strumenti consegnare (ad es. l’età di arrivo dello smartphone personale connesso in rete, preferibilmente non prima della seconda media);




2. Partecipare con i figli a momenti di educazione digitale, proporre ed organizzare incontri di approfondimento e di scambio di esperienze, anche coinvolgendo esperti con competenze diverse ovviamente partendo dalle proposte e dai bisogni che esprime ciascuno dei gruppi promotori, a livello locale.



3. Regolare l'utilizzo dei dispositivi digitali sottoscrivendo accordi con i nostri figli che - insieme a loro - ci impegneremo a rispettare e verificare periodicamente. In particolare:


  • decidere i luoghi (niente schermi a tavola, in camera da letto, nelle uscite con la famiglia)
  • decidere i tempi (momenti della giornata in cui si usano gli schermi, e un tempo massimo dopo il quale si spegne);
  • decidere i contenuti (rispettare lo standard PEGI e le indicazioni di età sia dei programmi sia dei social media);
  • promuovere un utilizzo creativo e condiviso utilizzando le potenzialità degli strumenti digitali non solo per fruire passivamente dei contenuti, ma per crearli insieme ai nostri figli, imparando insieme e anche divertendosi.



Il patto si allarga: Collegno e Torino Insieme

Contemporaneamente anche a Collegno è nato un Patto Digitale, con il gruppo di Collegno ci si relaziona costantemente per lavorare in sinergia e collaborazione.


“Puoi informarti, leggere, documentarti, trarne ciò che pensi sia valido per affrontare questa sfida educativa nell’utilizzo delle tecnologie in modo sano e creativo. Puoi scegliere di tenere tutto per te. Oppure puoi scegliere di salire su questo treno e coinvolgerti con questo progetto per diffonderlo e far sì che il villaggio che serve per crescere un bambino torni ad essere vivo e presente”, conclude Elisabetta.


Come aderire e rimanere informati

Per avere informazioni, chiedere supporto e unirsi al progetto non vi resta che contattare i promotori del patto via mail o tramite i social.-

Per leggere e aderire al Patto di Torino



Elisabetta Coccia