E se l'ansia per la matematica fosse contagiosa?

29 Settembre 2022

Sentiamo sempre più parlare di quanto emozionarsi sia fondamentale per aiutare i bambini a ricordare ciò che imparano in classe, e di come una relazione solida con l’insegnante aiuti nella buona riuscita del lavoro insieme.

Nei dialoghi sull’apprendimento, tuttavia, ancora troppo poco viene detto sul ruolo dei genitori quando si tratta di fare i compiti, e in particolare di come farli insieme e col sorriso aiuti a sviluppare nei bambini un atteggiamento di fiducia e curiosità verso le piccole sfide che li attendono.

Spesso si pensa che le competenze vengano ereditate, come una sorta di dono: se sei bravo in matematica lo sarà anche tuo figlio mentre, se non lo sei, difficile sperare che lui possa esserlo!

Lo stesso per il senso del ritmo, le abilità manuali o lo sport.


Cosa mostrano le ricerche sull'ansia per la matematica


Le ricerche dimostrano come il canale di trasmissione del sapere non sia necessariamente genetico, quanto emotivo: più il mediatore dell’apprendimento è a proprio agio nello svolgimento di un compito, e comunica sensazioni positive a riguardo, quanto più il bambino che lo osserva potrà nutrirsi di questo clima di ottimismo per apprendere con serenità il nuovo.

Una ricerca americana ha mostrato come l’ansia per la matematica sia ‘’trasmissibile’’ e possa diventare un ostacolo nell’apprendimento della materia stessa. I risultati dello studio parlano chiaro: più i genitori sono a disagio con la matematica, più lo saranno i loro figli.

Ma attenzione! La matofobia non è genetica, e si trasmette solo quando i genitori si impongono di assistere i figli nei compiti nonostante il disagio viscerale che sentono nel farli! La ricerca dimostra che, quegli stessi bambini, lasciati soli, hanno prestazioni del tutto simili ai coetanei, nonostante le ansie pregresse di mamma o papà.

Riassumendo: Odi la matematica? Non l’hai mai capita? Passare il pomeriggio a svolgere e correggere, sottrazioni e moltiplicazioni per te è una tortura?

Lascia stare!

Per evitare che l'ansia per la matematica diventi un cruccio anche per i tuoi bambini, evita di assisterli personalmente durante i compiti. Abbi fiducia sul fatto che possano farcela da soli o, al massimo, chiedi supporto ad adulto appassionato che riesca a comunicare loro tranquillità e una buona dose di curiosità.

Quanto detto non si limita solo alla matematica e la regola per ogni insegnamento rimane sempre la stessa: là dove possibile, limitiamoci a insegnare ciò che ci appassiona, poiché le emozioni che trasmetteremo sono più fertili e veritiere di qualsiasi verbalizzazione.

 

 

 

 

Antonella Giostra & Raffaella Gagliardi