Come prevenire la violenza di genere: il progetto Attente al Lupo

8 Marzo 2023

Intervista a Silvia Spinelli: fondatrice del progetto Attente al Lupo




Dopo i successi in molte città italiane torna a Torino il 25 marzo l'innovativo format nato per contrastare la violenza di genere.

Di seguito vi riportiamo l'intervista a Silvia Spinelli che Con Bruno Garbi ha immaginato e creato il Workshop Attente al Lupo.


Ciao Silvia possiamo chiederti una breve presentazione ?


Siamo Silvia Spinelli, psicoterapeuta e formatrice, e Bruno Garbi, formatore civile e militare e insegnante di difesa personale.


Siamo una coppia nella vita e in una parte del nostro lavoro, e dalla complementarietà delle nostre esperienze è nato il progetto ‘Attente al lupo®”


A chi si rivolge il progetto Attente al Lupo ?


Il progetto si rivolge a donne e ragazze dai 12 ai 99 anni.


Il progetto è declinato al femminile perché statisticamente la violenza di genere riguarda soprattutto le donne, ma il workshop è aperto anche ai maschi: ai papà, ai fratelli, o a qualsiasi ragazzo che voglia acquisire elementi di autoprotezione per sé o interessarsi ad un cambio di cultura e mentalità rispetto a questi temi.


Come si svolge il workshop? 


Durante la mattinata, attraverso la favola di Cappuccetto Rosso, condurremo le partecipanti in un ‘bosco virtuale’ pieno di pericoli, dal quale usciranno con molte competenze in più e un maggior senso di sicurezza personale.


Faremo tutto questo tramite momenti di gioco, discussione di gruppo, visione di filmati e diapositive, giochi su attenzione, reazione e proattività, e semplici esercizi fisici adatti a chiunque.


L’obiettivo del workshop è la conoscenza di norme basilari, e molto pratiche, di sicurezza personale, e l’integrazione con aspetti psicologici come l'individuazione di segnali non verbali di pericolo, come riconoscere "il lupo"; come riconoscere le relazioni disfunzionali.


Come è nata l'idea?


L’idea è nata nel 2017 per rispondere a una call del Festival della Psicologia, che incentivava i ‘crossover’ tra professionalità diverse.


Spesso come coppia io e Bruno ci trovavamo a commentare quanto la parte dell’uno fosse indispensabile all’altra: non ci può essere vera difesa se non si conoscono alcuni meccanismi psicologici della violenza, e, al contrario, conoscere i meccanismi senza imparare norme basilari di auto-protezione non è sufficiente.


E così abbiamo inventato il workshop Attente al Lupo.


Visto l’interesse per il progetto, abbiamo in seguito strutturato il metodo e registrato il marchio.


Quante edizioni avete già svolto e dove?


Ormai le edizioni svolte sono innumerevoli. Abbiamo partecipato al Festival della Psicologia ma anche a Educa, il Festival dell’educazione. Abbiamo svolto il workshop in istituti comprensivi, associazioni di categoria (es psicologhe, assistenti sociali, donne medico), e in aziende, associazioni sportive o centri antiviolenza. Abbiamo girato l’Italia! Treviso, Venezia, Milano, Acqui Terme, Recanati, Pomezia, sono solo alcune delle città toccate dal nostro progetto.


Quali sono le domande più frequenti di chi ha partecipato ?


Spesso ci chiedono quale sia il modo più sicuro di entrare/uscire da casa/garage/ascensore, o dove sia più sicuro posizionarsi quando ci si trova alla fermata del tram/treno/metro.


Ci chiedono anche come fare, in caso di rientro notturno dal lavoro o da un’uscita, a minimizzare il rischio di aggressioni o scippi.


Grande classico è la domanda sull’utilità dello spray al peperoncino, sulla quale Bruno ha molto da dire…


A me invece fanno domande sui ‘sintomi’ di relazioni non sane, amorose o amicali, per se stesse o perché osservano meccanismi poco chiari in amiche o familiari.


Cosa avete imparato nel tempo? 


A lasciare più spazio alle partecipanti, dalle quali sorgono sempre spunti di riflessione ai quali agganciare i nostri contenuti, non necessariamente seguendo un ordine rigido.


Abbiamo inoltre compreso che i volti delle partecipanti sono sempre diversi, ma le reazioni di stupore di fronte allo scoprire per la prima volta come tendiamo a reagire in alcune situazioni, è universale.


Ci siamo infine convinti che il gioco sia l’arma vincente, perché alleggerisce un tema importante senza banalizzarlo, e aiuta a fissare i concetti.


Quali sono i feedback ricevuti ?


I feedback che raccogliamo dopo ogni incontro ci emozionano molto perché non si focalizzano solo sull’essersi divertite e aver imparato cose interessanti, ma ci viene fatto presente che il workshop ha modificato alcune abitudini e creato buone pratiche "reali" di autoprotezione. Per noi questo riscontro pratico nell’immediato, è un grande successo.


Prossimi appuntamenti e sviluppi?


Questa settimana finiremo un ciclo di 3 3 incontri per il Comune di Milano, in partnership con Attenta e Sicura;


Saremo ancora per 5 incontri a Rivoli, in collaborazione con l’Associazione Womanly;


Il 25 Marzo a Torino, data unica, faremo il nostro workshop presso il centro sportivo Ruffini


Quest’estate ci aspettano a Umbertide e addirittura in Calabria,

e a settembre grandissime novità, ma non posso spoilerarle!


Come partecipare al workshop previsto a Torino?

Per esperienza i posti andranno in sold out molto velocemente e si raccomanda agli interessati di prenotate in fretta e non oltre il 23 marzo.


Costo € 30 per adulti, € 15 minorenni, € 10 se porti più minorenni.


Per informazioni e iscrizioni scrivere un messaggio WhatApp al nr 345 1834124


Visitare il sito www.attenteallupo.it