Come avviene l'apprendimento della Lettura e della Scrittura

28 Aprile 2022





L’apprendimento della lettura e della scrittura segue tre percorsi di fondamentale importanza concatenati fra loro.

Il primo sviluppa nel bambino le competenze visuo-percettive, il secondo l’aspetto grafo-motorio-prassico e il terzo le abilità linguistiche.

Sebbene siano tanti gli esercizi propedeutici rivolti allo sviluppo dei primi due punti, sono decisamente inferiori quelli dedicati alla sfera linguistica.

Occorre ricordare, però, che la scrittura non è una semplice operazione grafica, ma implica anche la capacità di saper analizzare la parola come sequenza di suoni-fonemi (grafemi). 

Le ricerche di molti autori hanno dimostrato che “le conoscenze linguistiche" giocano un ruolo centrale nel determinare le modalità e l'efficienza dell'apprendimento. Il bambino apprende la lettura attraverso un processo attivo di manipolazione e di trasformazione del proprio linguaggio orale, prima di acquisire il codice scritto”

E’ stata dimostrata l’importanza del lavoro sui fonemi, nel determinare le modalità e l’efficienza dell’apprendimento della letto-scrittura e più precisamente della metafonologia, cioè “sui suoni che compongono le parole, cioè la consapevolezza fonologica, l’individuazione e la manipolazione dei fonemi nelle parole”.


Le attività di incremento linguistico mirano al potenziamento della discriminazione tra “significato” e significante”, cioè al primo passaggio per l’acquisizione del codice alfabetico:

  • riconoscimento della forma delle parole (lunghezza delle parole e somiglianza fonetica)
  • differenziazione della sillaba e dei fonemi iniziali
  • automatizzazione dei processi acquisiti con giochi

Molti giochi, che fanno parte della tradizione ludica italiana, possono contribuire a potenziare le abilità linguistiche e metafonologiche, allenando anche la velocità, il ritmo e la fluidità del linguaggio. 


I giochi di parole sono numerosi:

  • conte, canti e filastrocche con ritmi variabili;
  • canzoncine abbinate ai gesti;
  • filastrocche con cambio di vocale, ad esempio: “Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba…”, può diventare “Ghiribildi fi firiti, fi firiti id ini ghimbi…”;
  • giochi in rima;
  • scioglilingua;
  • alfabeti segreti, come ad esempio: l’alfabeto farfallino, con il quale la parola “musica” si traduce in “mufusificafa”;
  • telefono senza fili;
  • ricerca di parole, partendo da un stessa lettera iniziale: “città, animali, fiori, frutta e cose”.


Tutti questi giochi portano inconsapevolmente il bambino a riflettere sull'aspetto formale fonologico delle parole delle frasi anche indipendentemente dal loro significato


La metafonologia è il ponte tra il linguaggio orale e quello scritto


La consapevolezza fonologica è associata a buone capacità di lettura, e richiede buone competenze di tipo attentivo e percettivo, di pianificazione, di controllo e di memoria di lavoro.

Lo sviluppo della metafonologia è graduale nella crescita del bambino e si sviluppa con il linguaggio; ha un’accelerazione rapida nel passaggio tra scuola dell’infanzia e il primo ciclo della scuola primaria.

La metafonologia gioca sicuramente un ruolo importante nelle proposte didattiche, ma è decisiva per guidare gli allievi a delle riflessioni sulla natura dell’ortografia italiana sia per bambini italiani, ma soprattutto per gli alunni stranieri.

Un lavoro fonologico è consigliabile per tutti i bambini, ma in particolar modo per chi presenta difficoltà di linguaggio e come prevenzione delle difficoltà della letto-scrittura.

L’acquisizione dei prerequisiti, necessari per affrontare successivamente la lettura e la scrittura, non segue per tutti i bambini gli stessi percorsi e ancor meno gli stessi tempi. Si consiglia, in caso di dubbi, soprattutto nell’ottica della prevenzione, un controllo presso le figure professionali più idonee (neuropsichiatri infantili, logopedisti e foniatri), al fine di individuare eventuali segnali di debolezza linguistica e metafonologica.

I programmi di allenamento metafonologici sono adatti ai bambini dell’ultimo anno della scuola d’infanzia, al fine di potenziare le loro competenze fonologiche e metafonologiche e quelli del primo anno della scuola primaria, durante le prime fasi dell’apprendimento della scrittura.

A tal fine, possono essere inseriti nei “Progetti di Continuità” fra i due cicli.

 

Dott.ssa Daniela Di Franco Logopedista