Chi era Emmi Pikler e perché è importante per i nostri bambini

11 Agosto 2023


Meno conosciuta di Maria Montessori, ma altrettanto importante, Emmi Pikler è una pedagogista di cui è essenziale conoscere il nome.


Emmi Pikler è nata all’inizio del ’900 ed è uno dei tanti medici (nel suo caso pediatra) che, pur continuando a svolgere la professione, sono diventati dei grandi educatori, appassionandosi di pedagogia e di benessere dei bambini (non solo dal punto di vista della salute fisica, ma anche mentale ed educativa).


L’approccio di Emmi Pikler e il lavoro che ha svolto per lunghi anni con le educatrici nell'istituto Casa famiglia Lòczy di Budapest si fonda su figure di riferimento che si occupano non solo del corpo del bambino, ma anche della sua mente e delle sue emozioni. 


L’istituto nacque come servizio pubblico residenziale e accoglieva i bambini principalmente senza famiglia.


Basandosi sull’esperienza nell’istituto, Pikler realizzò dei manuali in cui specificava, fino al più piccolo dettaglio, i molteplici aspetti dell’educazione e della vita quotidiana dei piccoli, dai mobili ai vestiti, fino all’ambiente. Il suo lavoro — sia per quanto riguarda la cura dei bambini sia dal punto di vista della ricerca — ben presto fu riconosciuto e con il tempo la Casa famiglia divenne l’Istituto di Metodologia, Assistenza all’Infanzia e Educazione (con annesso servizio di consulenza).


L’educazione attiva



Pikler condivide quindi con Maria Montessori e con altri grandi educatori dello scorso secolo — come Decroly e Korczak — la formazione medica, ma anche l’appartenenza ad un’idea di educazione che è quella del grande movimento dell’Educazione Attiva. 


Si tratta di un orientamento pedagogico-educativo che avuto un momento di grande rilievo all’inizio del ’900, e che ha coinvolto anche alcuni educatori che non si sono occupati direttamente di bambini piccoli, come Freinet, Froebel o Pestalozzi, ma di soggetti di diverse età e in diverse situazioni. 


L’idea dietro al movimento? "Chi è protagonista dell’esperienza formativa ed educativa è il bambino stesso" (o il soggetto in formazione).


Le idee di Emmi Pikler


I principi fondamentali che accompagnarono il lavoro di Emmi Pikler (così come la psicologia evolutiva nella primissima infanzia) partono dal presupposto per cui i bambini sani sviluppano in modo rapido o lento le proprie competenze, e soprattutto in modo diverso e variegato, non standardizzato come indicano le famose tabelle di crescita.


Il ruolo dell’adulto di riferimento nella crescita del bambino per Pikler è quindi assimilabile alle funzioni genitoriali.


Tra i suoi consigli troviamo:


- lasciare che i bambini e le bambine imparino a stare seduti da soli, senza troppo aiuto esterno che comprometterebbe gli sforzi che portano proprio a questa competenza;



- lasciare che i bambini e le bambine approfondiscano e portino a termine da soli le azioni e i movimenti che hanno avviato;



- non imporre movimenti o posizioni che non hanno ancora imparato da soli e spontaneamente. A volte per i genitori risulta naturale assumere atteggiamenti per “aiutarli” a raggiungere i loro primi successi; tuttavia l’intervento non è veramente necessario.



Infatti il non dare indicazioni rafforzerà le loro conoscenze, la loro sicurezza in sé e la fiducia nell’adulto, che esprime soddisfazione e gioia per i traguardi conquistati.


La quotidianità


I bambini, secondo Pikler, sviluppano fiducia e apertura quando la loro quotidianità si svolge in continuità con un adulto di riferimento che dà vita a una relazione sicura, fondata sulla fiducia e sulla conoscenza reciproca, in uno scambio che sia inizialmente d’intensa vicinanza, poi via via più distanziato e accogliente verso altri elementi circostanti e verso il mondo esterno.



Questo scambio, fin dai primi giorni di vita, è orientato al principio che non si educa un bambino senza la sua partecipazione attiva, senza interesse.


Verbalizzare, cantare una ninna nanna, recitare una filastrocca cercando il contatto visivo, i gesti calmi: tutto questo rappresenta i primi momenti di scambio con quel concentrato di empatia che sono i bambini piccoli, che dal canto loro percepiscono che c'è intenzione attiva di cooperazione da parte dell’adulto di riferimento.



Nell’idea di Emmi Pikler il bebè è concepito come una persona che, fin dalla nascita, possiede capacità e potenzialità insospettabili. Attraverso l’osservazione e l’allenamento i genitori sono supportati a comprendere le capacità innate dei loro figli, i loro traguardi, comprendendo come si svolgono tutte le iniziative relazionali con il loro ambiente, grazie soprattutto alle loro attività autonome.



Per questa ragione Emmi Pikler richiedeva ai genitori di permettere ai loro bambini di muoversi liberamente a proprio piacimento, assicurando le giuste condizioni ambientali e senza metterli in una posizione da loro non raggiunta naturalmente.

Non li si deve impegnare, essenzialmente, in un movimento che loro stessi non hanno ancora acquisito e da cui non riescono a svincolarsi; perché ciò che accade al corpo, viene trasmesso allo spirito.



In altre parole Emmi Pikler vedeva in un neonato che si muove un soggetto impegnato in un’opera sia interna che esterna.


Vedeva un germe di potenza, un lavorio che si esprimerà in futuro con altri mezzi e forze, in altre circostanze della vita, al servizio dell’essere umano che diverrà.


Era convinta dell'importanza fondamentale della motricità autonoma, senza interferenze da parte dell’adulto, per la strutturazione della personalità del bambino.


Per chi vuole approfondire ecco alcuni riferimenti



Per chi vuole sperimentare


L'Associazione Semi di luce APS per la famiglia e la prima infanzia, promuove e divulga il lavoro di Emmi Pikler attraverso gruppi giochi genitori-bambini “LA STANZA DI EMMI” (0-3 anni) a Torino e provincia.


Attraverso questi percorsi i genitori imparano a conoscere i bisogni di sviluppo dei propri figli, a comprenderli e sostenerli dando loro spazio per svilupparsi con la consapevolezza dell'importanza del gioco libero e autonomo nella vita di un bambino.


Cosa puoi trovare in questo spazio

La possibilità di sperimentare giochi e attrezzi in legno (adatti all'età dei bambini), pensati dalla pediatra Emmi Pikler, superando molti ostacoli avventurosi. I bambini sono pieni di curiosità e cercano il proprio percorso scelto e così facendo scoprono il segreto dell'equilibrio interiore ed esteriore.


Una varietà di opportunità per costruire passaggi di movimenti, che i bambini possono esplorare al proprio ritmo e con le proprie dinamiche e che danno spazio per sviluppare la loro destrezza e gioia di movimento fin dalla tenera età.


Uno spazio di tranquillità e attenzione, un ambiente pieno di Amore, dove i genitori potranno guardare con stupore e interesse i loro figli quanto possono giocare da soli, (anche i piccolini!!) quanto siano sicuri e armoniosi grazie alla riservatezza e al rispetto da parte dell'adulto di riferimento.


Uno spazio contrassegnato da tre principi essenziali: ascolto, accompagnamento, accoglienza, con lo scopo principale di accompagnare i bambini a conoscere il mondo esterno con gradualità e delicatezza; creare nuovi e duraturi legami con altre famiglie, ma anche offrire all'adulto confronti con una comunità educante trovando così continuativi ed innovativi impulsi educativi, formazione continua, incoraggiamenti e spunti di riflessione per eventualmente rivedere il proprio personale stile educativo e di

cura.


Una bibliografia specifica sulle principali tematiche affrontate, albi illustrati, repertori di canti, filastrocche, giochi con le dita.


Per informazioni sulle iniziative dell'associazione Semi di Luce collegati alla pagina Facebook oppure scrivi a criconcri@yahoo.it



Cristina Pasquale, Educatrice prima infanzia